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Michele Fasano - Company profile
... se uno
ha veramente a cuore la sapienza,
non la ricerchi in vani giri,
come chi volesse raccogliere le foglie
cadute da una pianta e già disperse dal vento,
sperando di rimetterle sul ramo.
La sapienza è una pianta che rinasce
solo dalla radice, una e molteplice.
Chi vuol vederla frondeggiare alla luce
discenda nel profondo, là dove opera il dio,
segua il germoglio nel suo cammino verticale
e avrà del retto desiderio il retto
adempimento: dovunque egli sia
non gli occorre altro viaggio.
Margherita Guidacci
Finché non ci si impegna, allora regnano
l'esitazione, la possibilità di tirarsi indietro, e sempre l'inefficacia.
A proposito di ogni gesto di iniziativa, c'è una verità elementare, ignorare la quale
vuol dire uccidere un'infinità di idee e splendidi progetti:
nel momento in cui ci si impegna definitivamente, allora anche la Provvidenza inizia a muoversi.
Cominciano a succedere cose che altrimenti non sarebbero mai accadute.
Un intero flusso di eventi scaturisce dalla decisione,
portando a favore di chi si impegna ogni sorta di accadimento imprevisto,
ogni incontro, ogni assistenza materiale, come nessuno avrebbe mai potuto immaginare.
Qualsiasi cosa puoi fare o sogni di poter fare, comincia a farlo.
Nell'ardimento ci sono genio, potere e magia. Comincia. Ora.
Johann Wolfgang von Goethe
C'è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c'è chi si sente soddisfatto
così guidato.
C'è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c'è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.
C'è pure chi educa, senza nascondere l'assurdo ch'è nel mondo,
aperto ad ogni sviluppo, ma cercando d'essere franco all'altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:
ciascuno cresce solo se sognato.
Danilo Dolci
Nella millenaria civiltà della terra,
il contadino, guardando le stelle, poteva vedere Iddio,
perché la terra, l’aria, l’acqua, esprimono in continuità uno slancio vitale.
Per questo il mondo moderno, avendo rinchiuso l’uomo negli uffici, nelle fabbriche,
vivendo nelle città tra l’asfalto delle strade e l’elevarsi delle gru e il rumore dei motori
e il disordinato intrecciarsi dei veicoli, rassomiglia un poco ad una vasta, dinamica, assordante,
ostile prigione dalla quale bisognerà, presto o tardi, evadere...
Adriano Olivetti
Città dell'Uomo
La macchina non ha soppresso la schiavitù umana, ma le ha solo dato una diversa configurazione.
Infatti, superato il limite, lo strumento da servitore diviene despota.
Oltrepassata la soglia, la società diventa scuola, ospedale, prigione, e comincia la grande reclusione.
[…]
Parlando di «convivialità» dello strumento mi rendo conto di dare un senso in parte nuovo al significato corrente della parola.
Lo faccio perché ho bisogno di un termine tecnico per indicare lo strumento che sia scientificamente razionale
… e destinato all’uomo austeramente anarchico.
[…]
l’austerità è una virtù che non esclude tutti i piaceri, ma soltanto quelli che degradano o ostacolano le relazioni personali.
L’austerità fa parte di una virtù più fragile, che la supera e la include, ed è la gioia, l’eutrapelia, l’amicizia.
Ivan Illich
La convivialità
Nel pensiero politico prevalentemente individualistico e utilitaristico del mondo industriale Occidentale
“auto-realizzazione”, “auto-espressione”, “auto-interesse” sono termini usati in modo da supporre
una grande e fondamentale incompatibilità d’interessi dei singoli individui.
Contraria a questa tendenza ce n’è un’altra
fondata sull’ipotesi che la realizzazione di sé non possa procedere
senza condividere con gli altri la gioia e il dolore
o, più essenzialmente, senza lo sviluppo dell’ego limitato del bambino
nella struttura globale di un sé che comprenda tutti gli esseri umani.
Il movimento ecologico – come altri movimenti filosofici in precedenza –
muove in questa direzione, ma esige anche uno sviluppo tale
da portare ad una profonda identificazione degli uomini
con la vita umana e non umana nel suo insieme...
Arne Naess
Ecologia profonda
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